Tra leggenda e verità, storia e tradizione, il sito "www.festadisantefisio.com" raccoglie tutte le informazioni, le notizie e le curiosità relative alla Festa e al Santo che liberando la città di Cagliari dalla peste seicentesca ha conquistato la devozione dell'intero popolo sardo, che ogni anno, ininterrottamente dal 1657, gli rende omaggio con celebrazioni in equilibrio tra religione e folklore dal Primo al quattro maggio. Dalla Chiesa di Sant'Efisio, fra le più importanti dell'isola dal punto di vista religioso, proprio perché legata al culto del santo più venerato dai cagliaritani, e luogo di partenza della Processione che rappresenta il cuore dell'evento, oltre a una delle più imponenti e spettacolari di tutta la Sardegna, sarete condotti lungo l'intero percorso del cammino di Sant'Efisio: ottanta chilometri che segnano la via da Cagliari a Nora, costellati di storia, folclore, tradizione e devozione.
Sito non ufficiale.
Della materia hanno scritto illustri studiosi, primo fra tutti il Prof. Gianfranco Pirodda, L'ing. Massimo Rassu, Il Prof. G.C. Casula, la dottoressa D'arienzo, solo per citare le pubblicazioni più recenti, interessanti e validissimi gli scritti di Dionigi Scano.
La Festa di Sant’Efisio ha superato le trecentocinquanta edizioni (2015 - 359a) e tutt’oggi richiama numerosi fedeli e partecipanti da tutto il mondo. La processione è aperta dalle traccas, pesanti carri tirati da buoi ornati di fiori, nastri e arazzi colorati.
Le prime a sfilare durante la festa di Sant’Efisio sono loro: sas traccas. Carri trainati dai buoi che trasportano profumi, colori e tradizioni dei paesi del campidano. Splendide rappresentazioni della vita agropastorale sarda che omaggiano il Santo con le esplosioni di colore e suoni tipici dell
Viale Monastir Km 17 - C/O Depostito Ecocentro - 09100 CAGLIARI (CA)
Sant'Efisio attraversa via Roma passando su un manto di petali di rosa colorati e profumatissimi. Nella fase finale della processione, poco prima del passaggio del santo, decine di persone in costume infiorano la strada, lanciando centinaia di migliaia di petali sulla strada.
Sa "ramadura" è un rito che s'inquadra all'interno della sagra di Sant'Efisio e consiste in un atto di omaggio nei confronti del santo. Detta anche "infiorata".
La chiesa di Sant'Efisio sorge nel cuore di Stampace in un'area già occupata da una piccola chiesa di impianto alto-medioevale, eretta su un ipogeo detto "Carcere di Sant'Efisio", ritenuto la sua prigione. Conserva al suo interno una lapide di ringraziamento al Santo per la protezione accorda ...
Via Trincea delle Frasche, 2 - Loc. Angolo V. Maglias - 09122 Cagliari (CA)
Associazione Gruppo Folk I NURAGHI di Sestu nasce nel 1965 per opera di un gruppo di amici che scelgono come scopo sociale la ricerca, valorizzazione ed il recupero di quelle tradizioni più spontanee della ns. regione che sono, il canto, il ballo e la musica sarda. Di questa associazione, hanno fat ...
Il Gruppo folk Sant'Anna città di Tortolì è un'associazione che si è costituita di recente, il nostro scopo è quello di divulgare la nostra tradizione presso altri paesi sardi e non e a livello locale serve affinchè la nostra tradizione non finisca nel dimenticatoio.
IL costume femminile di Sanluri sino al 1830–40 era quello delle donne fenice: esso era maestoso, leggiadro e molto costoso. Ora si è modificato come modificati sono i costumi le idee e i bisogni per cui credo che nel presente vestiario non si possa indicarne l’origine in quanto dell’antico c ...
Via Trincea delle Frasche, 2 - Loc. Angolo V. Maglias - 09122 Cagliari (CA)
Costume Sardo Femminile "De Abbordau" Costume femminile " de abbordau" (il nome da Bordeaux, luogo di provenienza della stoffa con cui veniva confezionata la gonna).Abito dell'800 caratterizzato da una gonna a strisce verticali rosse e blu finemente plissettata, da una fascia in trine d
L'abbigliamento maschile utilizzato a Quartu, è unico per grandi linee simile a quello portato in tutta la Sardegna ed in particolare in Campidano. L'abbigliamento maschile si distingueva tra le persone ricche o meno, abbigliamenti per qualità e preziosità di tessuti. Se si guarda una perso ...
L'abbigliamento del costume Quartese è costituito da una notevole diversità di tessuti e colori, che lo rendono apprezzato e conosciuto nel panorama del vestiario tradizionale della nostra isola. Per cui si può affermare che non esiste un solo costume Quartese ma esistono diversi modelli a cui s ...
Il costume indossato dal Gruppo, ricostruito fedelmente sulla base di pochi capi esistenti, è realizzato interamente a mano utilizzando stoffe e tessuti di alto pregio. Gli uomini indossano la camicia bianca (camisa) in lino o in cotone ricamata e pieghettata, il corpetto (cropetu), la giacca (gia ...
L’abito femminile è composto da gonna (Gunnedda) in Bordatinu, plissettata finemente tranne che sul davanti arricchita da un pizzo macramè alto circa 10cm detto Biunda, coperto da grembiule (Deventagliu) in seta viola e nero con stampe floreali arricchito da un pizzo macramè, fermato con una ca ...
Il costume è molto ricco ed elegante: esso è composto da colori vivaci come il rosso, il bianco, e il giallo-oro.
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